Newsletter n. 14 - 23 maggio 2024*|MC_PREVIEW_TEXT|*
Newsletter Fondazione Donat-Cattin n. 14 - 23 maggio 2024
RODARI & LA COSTITUZIONE Dal Grande Gianni: parole, rime, canzoni e musiche
per pensare a quegli articoli, mattoni di... Libertà
Un concerto tematico dei CANTOSOCIALE
Sabato 1° giugno - Ore 17:00
Polo del '900, Auditorium
Palazzo San Daniele, Via del Carmine 14, Torino
Ingresso libero fino ad esaurimento posti
«Ho scritto sui muri della città VOGLIAMO PACE E LIBERTÀ» recita una delle strofe della filastrocca che Gianni Rodari dedicò alla staffetta partigiana Luciana Romoli. Pace, libertà, giustizia, uguaglianza, lavoro e diritti dell’infanzia: sono alcuni dei princìpi su cui si fonda la nostra Costituzione, tanto bella quanto disattesa.
L’omaggio a Gianni Rodari e alla Costituzione sarà uno spettacolo tematico che, attraverso canzoni e letture recitate appositamente “preparate" a partire da testi tratti dalle filastrocche e dalle fiabe dello scrittore piemontese, testimonierà – ai più piccoli così come agli adulti – i valori fondanti che la Resistenza ha consegnato alla nostra Repubblica, illuminando via via il significato degli articoli della Costituzione. Accanto a quelle di Rodari, non mancheranno rime tratte dai canti popolari da lui tanto amati, come il Canto delle mondine, nonché un’inedita versione di Bella Ciao, ibridata con alcune strofe della poesia di Rodari dedicata al 25 aprile, Madre del partigiano, e le canzoni nate dal suo felice sodalizio con Michele Straniero, Fausto Amodei e gli altri protagonisti dell’avventura dei Cantacronache.
Segnaliamo la mostra Il no che cambiò l’Italia.
Cinquant’anni dal referendum sul divorzio
La Fondazione Carlo Donat-Cattin ha contribuito alla realizzazione della mostraIl no che cambiò l’Italia. Cinquant’anni dal referendum sul divorzio, nell’ambito del progetto promosso dalla Fondazione Gaetano SalveminiLa stagione dei diritti. L’Italia a cinquant’anni dal referendum sul divorzio. La Fondazione ha messo a disposizione alcuni documenti significativi provenienti dall’archivio storico, in particolare dai fondi della Democrazia cristiana (Segreteria regionale piemontese e Sezione di Ciriè) e dal fondo Guido Bodrato, nonché dalla biblioteca, utilizzando la rivista Settegiorni, fonte di grande ricchezza dal punto di vista grafico e contenutistico.
Il tutto ha permesso di ricostruire il contesto del mondo cattolico alla prova del referendum, non monolitico bensì vario e plurale, come si evince da documenti tanto a sostegno dell’abrogazione quanto a favore del mantenimento della legge Fortuna-Baslini. La mostra è stata presentata il 13 maggio (link dell’incontro), occasione nella quale è intervenuto il nostro collaboratore Gabriele Formigaro, e sarà visitabile in Galleria delle Immagini di Palazzo San Celso fino al 9 giugno.