Newsletter n. 13 - 1° giugno 2022*|MC_PREVIEW_TEXT|*
Newsletter Fondazione Donat-Cattin n. 13 - 1° giugno 2022
Ciriaco De Mita (1928-2022) Scompare con Ciriaco De Mita una delle più significative figure del cattolicesimo politico della seconda metà del Novecento
È stato il più importante leader della “sinistra politica” della Democrazia Cristiana, sovente in dialettica con quella sociale di Carlo Donat-Cattin.
Ha interpretato in modo coerente un’idea di riformismo centrato sulla dialettica tra le forze politiche, e tra i primi ha intuito l’importanza che assumeva per la trasformazione della società italiana un organico disegno di riforma istituzionale.
Se questa impostazione lo portava talvolta a mettere in secondo piano la concretezza delle questioni sociali, superava questa contraddizione con una raffinata capacità di analisi dei problemi della società italiana e dei limiti del suo sviluppo.
È stato, fino alla fine, un convinto sostenitore del ruolo politico dei cattolici, e noi lo ricordiamo anche per l’ultimo importante tentativo di rinnovamento della Democrazia Cristiana, quello della “stagione degli esterni” degli anni ’80.
Di Ciriaco De Mita riparleremo presto nel lavoro che stiamo conducendo sul cattolicesimo politico del secondo dopoguerra.
"La sinistra possibile"
Il convegno di Saint-Vincent del 1989 è stato dedicato da Forze Nuove alla ricerca di una nuova convergenza delle sinistre democristiane, per affrontare insieme la crisi del partito. I principali interventi sono stati pubblicati sulla rivista Terzafase, numero X, Anno VII, ottobre 1989.
Riproponiamo quello di Ciriaco De Mita.
La sfida al declino parte dalla riforma istituzionale di Ciriaco De Mita
Cari amici, quando con Donat-Cattin, in uno dei suoi rarissimi momenti di cordiale umanità (lo dico scherzando), concordai che sarei venuto al vostro Convegno di Saint-Vincent, per la verità immaginavo di arrivare all’inizio e fermarmi per ascoltare. Questo mi avrebbe consentito di dire anche la mia opinione come concorso alla discussione.
Poi, per errori della memoria, ho scoperto che domani e dopodomani avevo degli impegni, qualcuno di ordine politico, altri di ordine familiare e, quindi, ho deciso di venire oggi. E di venire soprattutto ad ascoltare, perché ritengo che la novità, nel rapporto tra me e Forze Nuove, sia questa decisione di dialogare, che è, credo, un fatto politico di non secondaria importanza.Leggi tutto