Racconti intensi di eroi silenziosi che hanno dato tutto per un’Italia libera
Lo spettacolo, che vede la collaborazione tra la Fondazione Carlo Donat-Cattin e l’Associazione Swinging Turin, – pur riconoscendo convintamente l’importanza decisiva degli scontri militari, indispensabili per sconfiggere il nazifascismo – racconta la Resistenza soprattutto nella sua parte incruenta, non armata, comunque non direttamente finalizzata all’uccisione del nemico. Inoltre, si è voluto rifuggire la retorica, con un pensiero particolare alle morti e alle vite silenziose di cui parla Italo Calvino nel brano che apre lo spettacolo, tratto da un articolo scritto per Repubblica nel 1985: il “pudore della retorica” che caratterizza i veri partigiani, “gente semplice e umile e oscura come gli italiani di allora”.
La rappresentazione si compone di sei quadri o storie principali, collegate tra loro e introdotte dai brevi dialoghi di due partigiani.