Newsletter n. 18 - 9 luglio 2024*|MC_PREVIEW_TEXT|*
Newsletter Fondazione Donat-Cattin n. 18 - 9 luglio 2024
PRESENTAZIONE DEL LIBRO
LUIGI BETTAZZI UN VESCOVO ALLA SINISTRA DI DIO di Alberto Chiara
Prefazione di Andrea Riccardi
Postfazione di monsignor Andrea Ricchiuti
Edizioni San Paolo, 2024
Venerdì 12 luglio 2024, ore 17:30 Auditorium, Palazzo San Daniele
Polo del ’900, Via del Carmine 14 | Torino
La Fondazione Carlo Donat-Cattin ricorda monsignor Luigi Bettazzi, a un anno dalla scomparsa avvenuta il 16 luglio 2023 all'età di 99 anni, e – in collaborazione con le Edizioni San Paolo – presenta in anteprima italiana il libro del giornalista Alberto Chiara “Luigi Bettazzi. Un vescovo alla sinistra di Dio”. Il volume (Edizioni San Paolo, 2024, pp.194, euro 18,00, prefazione di Andrea Riccardi) ripercorre l’itinerario umano e spirituale del vescovo di Ivrea: nato a Treviso, ma da una famiglia di origini piemontesi e formatosi nella chiesa di Bologna. La presentazione dell'opera si svolgerà venerdì 12 luglio, alle ore 17,30, nell'Auditorium del Polo del ’900 in via del Carmine 14 a Torino. Con l'autore, dialogheranno il S. Em. Card. Arrigo Miglio (arcivescovo emerito di Cagliari e successore di Bettazzi alla guida della diocesi di Ivrea), Marta Margotti (docente di Storia all'Università di Torino), Sergio Bocchini (biografo di Bettazzi) e don Renato Sacco (consigliere di Pax Christi). Modererà il giornalista Luca Rolandi (Fondazione Carlo Donat-Cattin).
Al momento della sua scomparsa, monsignor Bettazzi era l’ultimo vescovo italiano in vita ad aver partecipato al Concilio Vaticano II (1962-1965) e di quella grande assise universale della Chiesa fu testimone per tutta la sua lunga vita. Nato a Treviso nel 1923, in gioventù si era trasferito a Bologna (città natia della madre): lì fu ordinato sacerdote nel 1946. Nel 1963 fu nominato vescovo titolare di Tagaste e ausiliare di Bologna, dove era arcivescovo il cardinale Giacomo Lercaro. In quegli anni partecipò a tre sessioni del Concilio e al termine fu ordinato vescovo di Ivrea. Guidò la diocesi piemontese fino al 1999. Nel 1968 divenne presidente nazionale di Pax Christi, e dieci anni dopo fu chiamato alla carica di presidente internazionale, incarico che mantenne fino al 1985. Per la sua instancabile azione di promozione della pace, gli fu assegnato il Premio Internazionale dell’Unesco per l’Educazione alla Pace. Uomo di dialogo, capace di parlare a tutti e con tutti, credenti e non credenti, è stato promotore di centinaia di incontri e azioni pastorali nella sua diocesi e nella Chiesa universale. Scrivendo libri, articoli e migliaia di pagine che contengono, ancora oggi – nel mondo delle tante guerre, nell'Europa della tragedia ucraina e nel Medio Oriente delle stragi – riflessioni e pensieri di stringente attualità.